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La storia del designer di Takaturna, Naohiko Okawa, raccontata da Maria Cristina Pavarini sul fashion magazine "The Spin Off"

Leggi un estratto dell'articolo qui

Label to watch: Takaturna esplora i principi della moda cinetica

“[…] Dal 2022 Francesca Comino, fondatrice di Takaturna, si occupa della direzione artistica insieme al designer di origine giapponese Naohiko Okawa.

Okawa è nato a Tokyo e si è trasferito a Parigi nel 1994 dove ha collaborato con marchi come Jean Paul Gautier, Chloé, Emmanuel Ungaro, Adeline André e Guy Laroche, prima di assumere la direzione artistica di Marithé+François Girbaud.

Il designer ama varie forme di artigianato e design futuristico, volumi couture e abiti da lavoro, sneakers e manga che esprimono le sue passioni e il suo stile unico. 

Le collezioni di Takaturna riflettono la personalità di Okawa fondendo la tradizione giapponese con lo stile urbano, combinato con elementi della cultura internazionale. 

In particolare propone un total look che punta sui principi del cinetica design nell’abbigliamento di capi genderless, comodi e inclusivi per ogni taglia. Inoltre, ogni capo è progettato per ridurre lo spreco di materia prima in modo da richiedere meno energia, tempi di cucito e stiratura, aumentando al contempo l’efficienza e la produzione sostenibile.

Capo iconico del brand è la giacca che nasce dal logo, la spirale che simboleggia l’energia cinetica: il capo si sviluppa in due linee continue che avvolgono il corpo senza interruzione, ricongiungendosi in un movimento continuo. […]

[…] “La progettazione di questo marchio ha richiesto un grande studio da parte del nostro team creativo”, ha spiegato Francesca Comino, fondatrice del marchio.

“Caratteristica del design cinetico è la combinazione tra l’approccio sartoriale, che genera una vestibilità impeccabile, e la libertà di movimento che deriva da funzionalità avanzate. Le nostre abilità sartoriali si basano sull’artigianato, con un’attenzione ai dettagli e finiture con caratteristiche uniche e della stessa qualità dell’abito su misura. Così lavoriamo, unendo tecniche sartoriali a studi biodinamici.” […] “

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