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Takaturna a Radio Cusano Campus: intervista a Francesca Comino su taglio cinetico, storia, mission e ispirazioni del brand

Nel cuore del palinsesto della Radio Cusano Campus, nel programma “Dresscode” condotto da Annalisa Colavito, sabato 27 Aprile si è svolta l’intervista a Francesca Comino, la quale ha delineato la storia e la filosofia che permeano il marchio.

Francesca inizia a parlare della visione di Takaturna, che è tanto audace quanto inclusiva. Si basa sull’idea che l’abbigliamento debba essere una forma di espressione senza confini di genere o taglia. La direttrice creativa ha spiegato che al cuore della creazione dei capi Takaturna c’è la progettazione cinetica, un approccio che integra il dinamismo e la fluidità dei movimenti del corpo nel processo di sviluppo. I tagli e le cuciture sono pensati per armonizzare perfettamente con il movimento naturale, garantendo un comfort e una libertà di movimento senza pari. Questo tipo di progettazione ha imposto un grande studio de parte del team del brand, in quanto richiede una comprensione approfondita delle dinamiche del movimento umano e delle proprietà dei tessuti, aumentando la complessità e la fase di sviluppo dei capi d’abbigliamento; inoltre, dal punto di vista dello stile, l’implementazione di caratteristiche cinetiche può limitare le opzioni di design e lo stile dei capi, a causa delle restrizioni imposte dalle esigenze di movimento. Questi limiti sono stati superati in quanto con Takaturna la progettazione cinetica si sposa con la sartorialità facendo emergere risultati interessanti e innovativi nell’ambito dell’abbigliamento. L’unione tra questi due approcci porta a capi che offrono sia una vestibilità impeccabile, tipica della sartorialità, che una funzionalità avanzata, caratteristiche della progettazione cinetica. Indossando un capo Takaturna il corpo non è più costretto in abiti scomodi, in quanto il capo è stato costruito secondo l’anatomia umana e seguendo i punti cinetici del corpo, offrendo la massima libertà di movimento e comfort.

Ma Takaturna non si ferma qui. Francesca ha condiviso le ispirazioni dietro i colori, i tessuti e lo stile del marchio, che attingono dalle culture e dalle tradizioni di tutto il mondo. Questa ricerca di influenze culturali, etniche e sociali si traduce in una collezione unica e diversificata, ricca di significati e storie.

L’impegno di Takaturna verso la sostenibilità non è solo una parola d’ordine, ma una pratica tangibile. La direttrice ha raccontato che i tessuti e gli accessori provengono da fornitori innovativi italiani, ma anche francesi e giapponesi, selezionati per la loro attenzione alla sostenibilità e alla qualità. La scelta accurata dei materiali riflette l’impegno del marchio verso un futuro più verde e responsabile.

La fondatrice ha inoltre commentato il costo degli abiti Takaturna: l’acquirente deve considerare l’attenzione meticolosa ai dettagli e la qualità dei materiali impiegati. È una scelta consapevole che tiene conto dell’impatto sociale e ambientale dei prodotti, contribuendo a plasmare un futuro più sostenibile per tutti. Un capo Takaturna è un investimento duraturo, non si getterà via, magari lo si regalerà, ma non si sentirà il bisogno di liberarsene perché è un valore.

Per immergerti completamente nella visione di Takaturna, ascolta l’intervista completa qui!

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